Spesso nelle case dei cacciatori c’erano animali imbalsamati.
Per anni è stato un soprammobile nel soggiorno della casa in cui ho passato la mia infanzia, assieme ad altri animali imbalsamati, spaventava tutti. E’ poi finito in soffitta, dove da bambino ci ho giocato, mi spaventava e sapevo che era stato un animale vivo, ma era famigliare. Oggi l’ho ritrovato in un percorso in cui ho rivisto gli oggetti che mi ricordano il mondo della caccia, che detestavo, non comprendendo la violenza che lo accompagna.

Credits:

posa e performance di Cleonice Fecit  -> https://www.instagram.com/cleonice__fecit/

a cui sono profondamente grato.